Probably Nothing ha da poco rilasciato una collezione NFT che intende rendere giustizia alla memoria di Nelson Mandela. L’operazione vede impegnata anche la CNN, che tramite la sua piattaforma Vault ha messo a disposizione filmati d’archivio del compianto attivista sotto forma di token digitali.

Una celebrazione delle lotte per i diritti umani, che trova in criptovalute e Non Fungible Token un impianto tecnologico ancora una volta funzionale a giuste cause.

Continuano a piè sospinto le sponsorizzazioni eccellenti che sfruttano i NFT, questa volta con un’icona della lotta politica. Possiamo investire su tutto il settore con eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP del FINTECH – intermediario che ci permette di accedere a tutti i migliori network che sfruttano il mondo dei NFT e Web 3.

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Una serie per commemorare Nelson Mandela

Volto per eccellenza della lotta all’apartheid, Nelson Mandela ci ha lasciati nove anni orsono, consegnandoci una pesante eredità, fatta anche di 27 anni passati in carcere per le sue battaglie contro il segregazionismo di razza.

Eredità che la collezione NFT voluta da Probably Nothing e CNN vuole celebrare, con una serie di filmati d’archivio messi a disposizione dall’emittente statunitense attraverso la sua piattaforma Vault. Si tratta di 250 collezionabili che comprendono le immagini della scarcerazione di Mandela avvenuta nel febbraio del 1990, e che come extra offrono l’accesso in esclusiva alle prossime iniziative a firma delle due piattaforme.

Per ricordare

Ma c’è di più: nella collaborazione è forte l’impronta lasciata da Jeremy Fall, co-fondatore di Probably Nothing che ha fotografato i luoghi della prigionia di Mandela per onorare i 22 anni dal suo rilascio.

Sono di Los Angeles, e provengo da un background etnico misto. Mandela è il mio faro ispiratore, e ho voluto omaggiarlo con degli scatti che rendessero giustizia alla sua opera. Le tecnologie del Web3 sono un potente veicolo di libertà e creatività, e la convergenza tra tecnologia e arte aiuterà a diffondere i messaggi di pace, per unire le masse in tutto il mondo.

Jeremy Fall si schiera in prima persona nel presentare il progetto voluto da CNN e Probably Nothing, che con ogni probabilità, scusate il gioco di parole, si appoggia ad Ethereum, visto il profilo Twitter del suo co-fondatore.

NFT anche per cause… politiche

Il dettaglio tecnico sul wallet di Jeremy Fall è di ben poco conto, considerando la portata del messaggio di cui le due organizzazioni si fanno promotrici. Piuttosto viene naturale sottolineare come, ancora una volta, criptovalute e cause umanitarie siano di nuovo schierate fianco a fianco.

Di esempi potremmo farne a centinaia, dal Principe Alberto II di Monaco che con la sua fondazione cerca di difendere l’ambiente attraverso attività sul campo e opere di sensibilizzazione, all’Eurovision 2022 che si fa veicolo di una raccolta fondi a favore delle popolazioni ucraine oppresse dalla guerra.

Abbiamo visto anche grandi costruttori di automobili impegnarsi nel sociale come ci testimonia il caso Chevrolet, che ha messo all’asta una Corvette con il ricavato interamente devoluto in beneficienza, senza dimenticare la Chiesa cattolica di Washington che ha stretto accordi con Engiven per raccogliere criptovalute da destinare al supporto dei poveri, e di chi vive ai margini della società.

Iniziative di cui Nelson Mandela, ne siamo certi, sarebbe orgoglioso, perché hanno raccolto i semi del suo messaggio di pace.