El Salvador fa registrare una crescita record nel settore del turismo, raggiungendo i piani alti delle classifiche in cui troviamo i paesi con i migliori tassi di ripresa post pandemia. Una parte di tale successo è da cercare nell’apertura totale a Bitcoin che risale ormai a quasi un anno fa.

I dati parlano chiaro: nonostante il bear market, il Paese ha fatto segnare un +82,8% in termini di afflusso da parte dei turisti, rispetto al periodo pre-pandemia. Buona parte dei nuovi visitatori arriva dagli Stati Uniti. Tra loro, esponenti di spicco della comunità Bitcoin.

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El Salvador comincia a raccogliere quanto seminato con Bitcoin

Premio Fassino al The Washington Post, che in un articolo di inizio mese sentenziava, con riferimento particolare a El Salvador: L’America centrale sperava in Bitcoin per poter attrarre nuovi turisti. Non ha funzionato. Vi risparmiamo la litania del contenuto, e andiamo direttamente in chiusura dell’articolo in questione, dove viene riportata una storiella che muove su un impianto retorico degno del peggior Tafazzi.

Ancora El Salvador e Bitcoin

La storia più o meno fa così: in un ristorante di El Salvador un’entusiasta turista cerca di pagare il conto in Bitcoin. Lei e il suo compagno di viaggio vogliono scoprire se davvero e così semplice come dicono. Emozionata, e smartphone in mano, deve però arrendersi e pagare in contanti perché la cameriera non è in grado di gestire la transazione.

Come dire: vado dal gommista e l’apprendista al primo giorno di lavoro non è in grado di farmi la convergenza. Deluso, vado via. Ma ho un giornale, e titolo: I gommisti assumono i giovani sperando di combattere la disoccupazione. I giovani non sanno lavorare: non funzionerà.

A smentire The Washington Post i dati che riportiamo oggi: turismo in El Salvador a +82,8% dopo l’adozione di Bitcoin, e rispetto ai periodi pre pandemia. Oltre un milione di visite nei primi sei mesi dell’anno: l’anno scorso se ne sono contati appena centomila in più, ma nell’arco dei dodici mesi.

Ancora: ai dati dell’Organizzazione mondiale dei viaggi (OMC) vanno aggiunte le stime di Alex Bonilla, al capo dei progetti strategici del Ministero del Turismo locale, che si aspetta un giro di circa 60 milioni di dollari dagli oltre 57.000 turisti che raggiungeranno il Paese per queste vacanze estive.

La situazione finanziaria non è delle migliori, ma…

Il tutto, nonostante i mercati facciano registrare una flessione che ha fatto perdere a Bitcoin quasi la metà del suo valore da inizio anno. Non è un mistero infatti, a dispetto di Fassino.. pardon, di The Washington Post, che l’economia del Paese abbia beneficiato anche per il turismo della criptovaluta, che a spinto a El Salvador tanti nuovi visitatori soprattutto dalla vicina America.

Una parte dei nuovi arrivati è composta da gente che arriva dal comparto, a più livelli. Da chi fa mining a semplici appassionati, fino ad annoverare imprenditori e volti noti nella comunità.

Tra questi figura Samson Mow, CEO di JAN3 che di recente aveva parlato nel dettaglio di Bitcoin City, progetto per alcuni aspetti controverso ma che ha attirato le attenzioni di imprese, istituzioni e addetti ai lavori. I rapporti tra El Salvador e Bitcoin sono tornati di nuovo al centro di appassionate discussioni quando abbiamo saputo che Nayib Bukele era in procinto di ricomprare il debito pubblico del Paese.

Nayib Bukele che ancora una volta si era trovato a ironizzare sulla stampa istituzionale, che avrebbe voluto per l’ennesima volta lo stato crypto friendly sull’orlo del baratro. Al netto delle scaramucce del caso, la vicenda aveva messo in chiaro una cosa: l’affare sembrava conveniente per El Salvador, e i recenti sviluppi hanno confermato che il Paese ha bisogno di Bitcoin, con la criptovaluta che può seriamente aiutare l’economia locale a patto che i progetti in cantiere vengano effettivamente attuati.