Procter & Gamble e Carrefour hanno dato vita a un’interessante esperimento nel metaverse di The Sandbox. Attraverso un’operazione congiunta, le due aziende hanno invitato i consumatori a svolgere dei test per conoscere detergenti e prodotti per la casa in un ambiente virtuale.

Una simulazione che prende le sembianze di un gioco, con tanto di ricompense per gli utenti. L’obiettivo dichiarato è quello di studiare le abitudini di consumo dei clienti nativi digitali, e di ingaggiare con loro un rapporto empatico che tenga conto dei nuovi paradigmi di comunicazione che il Web3 impone.

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Svolta dei re del retail su The Sandbox

Si punta sul feedback dei clienti: l’obiettivo non è quello di incrementare le vendite, con Procter & Gamble e Carrefour impegnati in un esperimento sociale nato nel metaverso di The Sandbox. Tre nomi altisonanti, ciascuno nel suo comparto, per dare vita a un’operazione di marketing destinata a fotografare le abitudini di consumo e le esperienze d’uso del pubblico di riferimento.

The Sandbox ospiterà altre iniziative

Operazione raffinata che ha visto i consumatori alle prese con operazioni di pulizia domestica da svolgersi nella dimora virtuale di Mr.Clean, mascotte P&G e volto noto agli affezionati del marchio, dato che campeggia sulle etichette di molti detergenti del gruppo.

Gli utenti sono stati invitati a utilizzare i prodotti in una sessione di test con tanto di obiettivo, scadenza e ricompensa finale.

Casalinghi e casalinghe on chain hanno aiutato il forzuto uomo-immagine Procter & Gamble (che con vezzo linguistico tutto francese, Carrefour fa diventare Mr.Propre) nel riordinare la sua abitazione. Due minuti di tempo a disposizione per pulire al meglio la casa, usando i prodotti P&G. In palio un coupon dal valore di 40€, da spendere nei siti delle rispettive aziende.

Abbiamo sfruttato il metaverse per offrire un contatto col brand differente, basato su interazione sociale e un impianto ludico. Non ci siamo concentrati sui ritorni di vendite, piuttosto ci interessa imparare a comunicare con una generazione che conosce bene le nuove tecnologie. Il metaverso deve essere accessibile a tutti, e non può rimanere confinato nella nicchia delle aziende di lusso.

Le parole di Denise Rodrigues-Vielliard, responsabile stampa Carrefour, denotano grande competenza in materia e una visione aperta a tutto ciò che di buono blockchain e tecnologie derivate hanno da offrire. Alle aziende ma soprattutto ai clienti, al centro di questo interessante esperimento.

Un progetto nato da poco, ma che potrà offrire molto altro

Parole che, siamo certi con cognizione di causa, tirano in ballo concetti chiave ben noti alle attività che a più livelli stanno investendo nel metaverse. Si parla di esperienza ludica, e in effetti dal tweet si evince chiaramente il contesto gaming che aspetta gli utenti alle prese con l’esperimento LifeLab di Procter & Gamble e Carrefour.

Un grimaldello, quello dell’intrattenimento, usato scientemente per attrarre una generazione di nativi digitali con i quali bisogna saper comunicare, meglio ancora se nel loro linguaggio. Quello della blockchain, che nel metaverse trova più di un felice campo d’azione.

Un ambiente già ampiamente esplorato da aziende del lusso, come ci ricorda Denise Rodrigues-Vielliard, ma che nella sua visione troverebbe massima espressione se sviluppato a uso e consumo di ogni classe sociale. Visione che ci sentiamo di condividere, e che già prende forma nelle tante iniziative in opera su The Sandbox, metaverse che ha già dimostrato ampiamente di credere in progetti dalla forte connotazione aggregativa.