Facebook sta introducendo NFT nel suo ecosistema, con alcuni account che fanno da beta tester già operativi. Superata questa fase di prova, tutti gli utenti potranno condividere i propri Non Fungible Token su tutte le piattaforme del gruppo Meta.

Sarà inoltre possibile collegare il proprio wallet di criptovalute al profilo Facebook, con sviluppi in questo senso previsti anche per Instagram e Whatsapp, sulla scia di quanto già accade in Twitter. A supportare la svolta cripto di Mark Zuckerberg troviamo Ethereum e Polygon, che sono le prime due reti ad essere supportate.

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Meta/Facebook mantiene le promesse

Alla fine sembra avercela davvero fatta. Mark Zuckerberg ha imboccato la strada giusta per includere nel suo business quanto di buono può arrivare da blockchain e tecnologie derivate. Dopo l’ufficializzazione dell’accordo con Polygon, siamo qui a constatare le prime applicazioni concrete sui social del gruppo Meta.

NFT continuano a battere cassa nel mondo che conta

Facebook ha iniziato a rendere disponibili per un gruppo ristretto di utenti l’utilizzo di NFT che in questa prima fase verranno utilizzati per sondare la bontà dell’operazione. Utenti che, similmente a quanto accade già in Twitter, potranno collegare il proprio wallet al profilo personale. Per ora si parla di supporto per la rete Ethereum, ma in un prossimo futuro nei piani di Navdeep Singh, Product Manager di Meta, è prevista anche l’adozione di Solana e Flow.

In Meta hanno pensato di mandare avanti Instagram per iniziare a sondare l’effettiva spendibilità dei Non Fungible Token sulle piattaforme del gruppo. Ne abbiamo dato notizia agli inizi di maggio, riscontrando la fattiva continuità con i precedenti annunci di un entusiasta Zuckenberg che rendeva pubblica la partnership con Polygon.

Polygon che conferma, semmai ce ne fosse bisogno, di avere un certo fiuto per gli affari, non mancando di dar notizia di sé nel business che conta, a qualsiasi livello. Possiamo ad esempio ricordare il recente accordo con Bentley, tanto per citare una delle ultime imprese della chain dal carattere ambientalista.

Un altro colpaccio per Polygon

In quella occasione abbiamo visto Polygon impegnata con un prestigioso costruttore di automobili nella progettazione di un metaverso che, insieme ad altre iniziative in ambito cripto, serviranno al brand inglese anche per preparare il pubblico alla sua transizione elettrica. Cosa che suona blasfema per gli appassionati di automobilismo, e che invece sa di lauto business per una blockchain seriamente impegnata sul fronte ambientale.

Oneri ed onori per un’azienda che, le va riconosciuto, avrebbe a quanto pare raggiunto l’agognato traguardo della carbon neutrality attraverso l’acquisto di carbon credits per un’ammontare di 400.000$. Per chi non lo sapesse, il meccanismo è pressappoco il seguente: se inquino troppo, vengo tassato. Tu compri le mie tasse e azzeri l’inquinamento. Polygon c’è riuscita: ha acquistato carbon credits ed ha pareggiato le sue emissioni.

Ci auguriamo che la blockchain verde riesca anche nell’intento di traghettare con successo Zuckerberg e soci nel mondo cripto, vista la loro tendenza a finire al verde se lasciati soli a gestire progetti come Libra, metaverso e altre poco fortunate incursioni nel Web3.