Buone nuove per chi segue il network di Avalanche e per chi magari lo sta valutando anche per il futuro, vuoi dal lato tecnico, vuoi invece dal lato più squisitamente finanziario.

Avalanche ha infatti integrato nel suo Core il supporto nativo per Bitcoin, portando così il più importante degli asset del comparto sulla sua chain, permettendo così di inserirlo in contratti o di scambiarlo contro altre criptovalute tramite appositi servizi.

Un passo in avanti enorme per $AVAX, che possiamo anche trovare sulla piattaforma sicura eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il top degli STRUMENTI DI TRADING – intermediario che ci consente di accedere ad un listino di 75+ cripto con operatività fintech e anche automatica.

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Ava Lab annuncia l’arrivo di Bitcoin sul suo network

O meglio, sarà ovviamente una versione wrapped di Bitcoin che potremo avere all’interno di Avalanche. Un passaggio fondamentale per il network, che ora tramite Core permetterà a tutti di portare dentro e fuori dai servizi già sviluppati su Avalanche i propri Bitcoin.

Come funzionerà? Semplice, in modo molto simile a quanto abbiamo già visto ad esempio su Ethereum con i Wrapped Bitcoin. I nostri $BTC verranno trasferiti verso una custodia che al tempo stesso emetterà i token che potremo utilizzare su rete Avalanche. Ovviamente il passaggio funzionerà anche al contrario, con la possibilità di riottenere i propri Bitcoin consegnando il token che li rappresenta all’interno del network di Avalanche.

Un passo avanti importante per Avalanche

Un passaggio fondamentale per un ecosistema che sta cercando di confermarsi su livelli molto elevati di funzionalità e anche di attrattiva per gli sviluppatori e per gli utilizzatori concreti della finanza decentralizzata, in un 2022 che assomiglia sempre di più ad una sorta di resa dei conti trasversale, che sta punendo oltremodo i progetti che nel corso del 2021 avevano fatto registrare la crescita più interessante.

Nel complesso dunque una buona notizia per Avalanche, dopo una settimana in cui erano circolate notizie (a questo punto non fondate) di parziale coinvolgimento con il crack di Three Arrows Capital, in quello stanco turbine di fake news che purtroppo continua ad occupare una parte della discussione pubblica sul mondo cripto.

La DeFi che conta continua a costruire

Molto interessante come in realtà la DeFi che conta continui a costruire e a fare passi in avanti nonostante una fase di mercato che avrebbe spaventato i più. E facciamo nostra per una volta un’intuizione di un banchiere centrale, questa volta dalle parti di Londra.

I progetti che supereranno questo duro momento per il settore saranno quelli che riusciranno poi a risorgere con la maggiore rapidità. Un po’ come è accaduto alle dot com in piena bolla. Chi ricorda, tra i nostri lettori, le azioni Amazon scambiate per 6% l’una dopo il crack? E chi ricorda poi che livello di prezzo riuscirono a raggiungere?