Bill Murray si racconta sotto forma di Non Fungible Token. A partire dalla metà di luglio 2022, la collezione The Bill Murray 1.000 metterà in vendita momenti della storia professionale e privata dell’attore, declinata in 1.000 collezionabili digitali.

Il grande cinema torna sulle nostre pagine con un altro nome altisonante, che va ad aggiungersi a una cripto Hall of Fame di una certa caratura. Come spesso accade quando ci sono di mezzo i NFT, la valuta di riferimento sarà Ethereum.

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Il leggendario Bill Murray in NFT

Laureato in psicologia e parapsicologia, Peter Venkman è accademico alla Coloumbia University, istituzione dalla quale viene allontanato per via di tagli ai finanziamenti e per i suoi comportamenti decisamente poco ortodossi. Imbonitore, donnaiolo professionista e dal carattere irriverente, il personaggio è stato inserito tra i 100 più grandi caratteri della storia del cinema dalla rivista Esquire.

Cinema e NFT sempre di più a braccetto

La pellicola è Ghostbuster, e il genio che interpreta lo scapestrato scienziato è Bill Murray, brillantissimo e mai in ombra nel dividere il set con Harold Ramis nei panni di Egon Spengler e il professor Raymond Stantz, al secolo Dan Aykroid.

Un ruolo che sembra calzare a pennello a Murray, noto a Hollywood per le sue eccezionali capacità di improvvisazione e per un carattere irriverente tanto quanto quello del professor Venkman: il nostro è stato cacciato dal college perché pizzicato dalla polizia con l’erba in tasca.

Questo parallelismo tra attore e personaggio ci ricorda come la vita di Bill Murray sia costellata di eventi e aneddoti da raccontare, sia sul piano professionale che nella sfera privata. Ed è proprio questa l’idea del comico e attore americano: raccontarsi sotto forma di NFT che lo mettono a nudo come uomo e come professionista della settima arte.

Dal prossimo 15 luglio sarà possibile acquistare i collezionabili digitali presenti in The Bill Murray 1.000, progetto su base Ethereum con la startup Project Venkman come partner tecnologico. come si intuisce dal nome stesso della collezione, saranno disponibili 1.000 Non Fungible Token che racconteranno 100 momenti salienti della storia privata e professionale dell’attore.

Cinema, NFT e personaggi incredibili

Il promotore dell’iniziativa è stato Jackson Murray, figlio del popolare Bill, che ha stretto una partnership con un’azienda già nota all’attore: The Chive ha prodotto in passato merchandising a tema Murray, per seguirlo adesso in questo progetto in chiave Web3. Il geniale interprete di Peter Venkman, in prima battuta scettico, si sarebbe lasciato convincere proprio da alcune peculiarità dei Non fungible Token.

Stando a quanto racconta il figlio, Murray sarebbe stato ammaliato dall’unicità dei Token, che nel suo caso servirà a certificare aneddoti e storie che lo riguardano. La possibilità poi di incontrare i possessori di NFT, opportunità prevista dall’operazione, ha lasciato piacevolmente colpito l’eclettico artista.

Artista che, dalle parti di Hollywood, non è certo l’unico a sondare le opportunità di criptovalute e blockchain. Già da tempo conosciamo i progetti in chiave cripto di Spike Lee, mentre più di recente vi abbiamo raccontato di Anthony Hopkins e del suo account .ETH messo in bella mostra sul suo account Twitter.

Bill Murray si aggiunge al prestigioso parterre portando la sua carica umana e la sua storia professionale, sfruttando i Non Fungible Token per avvicinarsi ancor più al suo pubblico. Un plauso a lui e al grande cinema, che col metaverso sta trovando nuove strade per ingaggiare un pubblico sempre più desideroso di stringere i rapporti con i suoi beniamini.