Niente Bitcoin Bond neanche a giugno, data che era sembrata possibile soltanto qualche settimana fa, in occasione del primo rinvio per le obbligazioni forse più attese di sempre, almeno da parte di chi segue da vicino il mondo di Bitcoin.

Secondo quanto riportato da testate locali, il ministro Alejandro Zelaya avrebbe rimandato di nuovo l’emissione di questi titoli, ai quali dovrebbe essere anche legata la Bitcoin City e altri tipi di attività che dovrebbero legare sempre di più il paese centramericano ai destini di Bitcoin.

“Il mercato è ancora problematico”: questo sarebbe il motivo principale. E quindi non appena si sarà tornati alla normalità ci sarebbe spazio per l’emissione di questi titoli. Chi dovesse prendere per buone le parole di Alejandro Zelaya potrà investire su Bitcoin con eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con 100.000$ di capitale di prova – intermediario che offre un approccio puramente finanziario a $BTC.

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Alejandro Zelaya dice di no, non avremo i Bitcoin Bond a giugno

Era la data ventilata soltanto qualche settimana fa, in occasione del primo rinvio per i titoli in questione. Obbligazioni legate a Bitcoin che avrebbero rappresentato una sorta di fase 2 del processo che sta portando El Salvador a diventare sempre più centrale nel mondo di $BTC.

I titoli in questione avevano creato non poca eccitazione: sarebbero stato una prima volta per Bitcoin, direttamente o indirettamente, utilizzato per finanziare debito pubblico. Qualcosa di effettivamente rivoluzionario, tra le altre cose in un paese dove i conti pubblici non è che fossero in questo ottimo stato.

Forse servirebbe un po’ di chiarezza in più

Tuttavia anche a questo giro ci sarà da aspettare, con qualcuno che inizia, a nostro avviso correttamente, a mormorare. Perché da un lato Bukele aveva fatto intendere che fosse la situazione interna nel paese, con la lotta alle pandillas (bande criminali organizzate), ad aver costretto al rinvio. Dall’altro invece il ministro competente per la questione, Alejandro Zelaya, continua a parlare di turbolenza dei mercati come questione principale che riguarda appunto il ritardo dei Bitcoin Bond.

Sta di fatto che, a prescindere da quale ne sia la causa, in realtà non sembra che li vedremo a breve. E che dunque qualcosa del piano di El Salvador sia da rivedere. In particolare con i suoi bond classici che vengono scambiati a meno di 40 centesimi sul dollaro prezzo che lascia intendere la convinzione dei mercati che il default sia una possibilità concreta.

È colpa di Bitcoin?

Assolutamente no. Non è colpa di Bitcoin, che anzi potrebbe effettivamente dare una mano a risollevare il paese da condizioni economiche non esattamente brillanti, che erano già sul tavolo prima della Ley Bitcoin.

Certo, il valore dei bond classici di El Salvador è crollato dopo l’approvazione della legge, ma questo è dovuto ad altri fattori che non ci sentiamo di ricondurre a quanto fatto, in realtà finanziariamente poco, in termini di abbraccio a Bitcoin.

Intanto l’orologio, proprio come i blocchi della chain di Bitcoin, ha iniziato a fare tick tock – e ci sono in diversi (prezzolati o meno) che cominciano a pensare che pagare le prossime cedole sarà un problema per il governo guidato da Bukele.

Sarebbe questo, almeno a nostro avviso, il momento perfetto per fare chiarezza ovvero di raccontare chiaramente come stanno le cose e di spiegare alla community dei bitcoiners che pur mediamente ha appoggiato con entusiasmo le mosse di El Salvador, cosa ne sarà del futuro dei Bitcoin Bond. Anche perché siamo quasi certi che sarebbero in molti a voler sostenere, anche con un premio non entusiasmante, il debito di uno stato che ha fatto una mossa così coraggiosa.