In realtà ne aveva già parlato il partner giapponese di Ripple, e ora arriva la conferma, a mesi di distanza, anche da parte del CEO del gruppo, ovvero Brad Garlinghouse. La società che si occupa di $XRP e del suo network potrebbe infatti quotarsi in borsa tramite IPO.

Si tratterebbe di una prima volta per il mondo cripto, segnale della differenza ontologica di Ripple rispetto al resto del comparto e rispetto a Bitcoin e per chi ama speculare di una grande opportunità per cercare di prendere posizione sul mercato.

Una notizia che è ancora da confermarsi (servirà il superamento di un’importante questione) ma sulla quale potremo muoverci anche sul breve con eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli STRUMENTI di ANALISI – intermediario che offre XRP Ripple all’interno del suo listino di 63+ cripto.

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Ripple pronta a sbarcare in borsa? Sì, ma serve un ok…

O meglio, per Ripple sarà assolutamente necessario superare il processo contro SEC, o meglio, il processo che l’authority gli ha intentato a causa della vendita di token XRP ormai risalente a qualche anno fa. Vendita che secondo la agency sarebbe stata inerente titoli finanziari e che dunque avrebbe dovuto seguire una procedura molto, molto più complicata.

Soltanto un anno fa…

Processo che però vede Ripple in netto vantaggio, come abbiamo già visto più volte all’interno delle pagine di Criptovaluta.it e che dunque a breve, al massimo tra qualche mese, dovrebbe essere un lontano ricordo del passato. In quel di Davos, dove anche Garlinghouse partecipa al WEF, c’è stato spazio anche per parlare di questo.

Noi siamo alla ricerca di chiarezza negli Stati Uniti e con SEC. Vedete, spero che SEC non rallenterà questo processo più di quanto abbia già fatto. Siamo sicuramente ad un punto dove questo è più che una possibilità [quotarsi in borsa]. E guarderemo a questa possibilità una volta che la causa contro SEC sarà una cosa del passato.

Una conferma dunque di quanto avevano già detto gli importanti partner giapponesi della società, che aveano già anticipato questo tipo di possibilità quando il processo che vede Ripple Labs contrapposta a SEC era ancora in alto mare. Una possibilità che ovviamente farebbe la fortuna del gruppo e che lo renderebbe uno dei più istituzionali dell’intero panorama cripto.

Ormai ontologicamente diversa

C’è poco da dire a riguardo, sebbene ci siano diversi protocolli e progetti molto vicini ai piani alti della finanza, nessuno è integrato come Ripple e nessuno prende parte con questa regolarità a consessi che ai Bitcoiner e a larga parte degli appassionati di criptovalute non sono poi così simpatici. Poco male, il mondo è bello (diceva un vecchio modo di dire) proprio perché è vario. E proprio in ragione di questa varietà renderà l’intero comparto cripto più forte.

Certo, saremmo decisamente più contenti se una volta per tutte Ripple la finisse di lottare contro Bitcoin dato che riteniamo che abbia la forza commerciale e tecnologica per affermarsi come servizio e società di un certo spessore, senza che ci sia il bisogno di spacciarsi per quello che non è.

Cogliamo l’occasione anche per augurarle la migliore delle fortune. Il mondo è grande abbastanza per vedere Bitcoin da una parte e il resto a contendersi i diversi comparti che possono essere cambiati per sempre da servizi come quelli di Ripple. Nella speranza che ci sia anche il termine di una causa SEC che non davvero né capo né coda.