Nei giorni del World Economic Forum in quel di Davos c’è anche l’occasione di parlare di Cripto e blockchain (e per ovvi motivi molto meno di Bitcoin). E c’è anche occasione per ascoltare qualche apertura da parte di PayPal al mondo delle cripto.

Secondo una recente intervista che ha visto per protagonista il vicepresidente della compagnia dei pagamenti, che ha detto che presto implementeranno tutti i principali servizi su blockchain e le principali cripto. Tutto questo mentre era seduto di fianco ad un esponente di Ripple.

Corsi e ricorsi storici, incroci che i massimalisti Bitcoin riterranno pericolosi e una situazione sul fronte cripto che si fa molto ingarbugliata. Positiva forse però per tutto il mercato, dato che le cripto sono entrate dalla porta principale di uno dei congressi più potenti del mondo.

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PayPal all in sulle cripto, nel particolare scenario di Davos

Si torna a Davos dopo lo stop dettato dalla pandemia con diversi protocolli che fanno parte di quella che è la kermesse più importante al mondo per quanto riguarda l’incontro tra i pezzi da novanta del mondo politico ed economico. Soltanto l’Italia, per capirci, schiera tre o quattro ministri, così come fanno tutte o quasi le principali economie del mondo.

La presenza di Ripple in quel di Davos

È in questo contesto che PayPal ha confermato – incontrandosi più tardi anche con Ripple – che in realtà sarà presto pronta ad aprirsi a tutte le tecnologie su blockchain e grosso modo a tutte le criptovalute, senza più limitare la scelta dei propri clienti a nucleo di quelle con la maggiore capitalizzazione di mercato. Una situazione interessante, dato che a parlare è uno degli intermediari di pagamenti più importanti al mondo. E piaccia o no agli specialisti e agli appassionati di Bitcoin, svolgerà senza ombra di dubbio una meritoria opera di normalizzazione per tutto il settore.

Il tutto, lo ripetiamo, in una cornice piuttosto particolare, che vede tra le presenze più importanti quella di Ripple, società già accusata di essere dall’altra parte della barricata in questa rivoluzione che, almeno per i più radicali, punterebbe proprio a superare il mondo legato al WEF.

Altre novità nei prossimi giorni?

Con ogni probabilità sì, per quello che sarà forse il primo World Economic Forum anche a tema cripto. Qualcosa che, lo ripetiamo, farà storcere più di qualche naso, per un mondo cripto che ormai è più che diviso anche in termini di palcoscenico e di politica.

Vedremo cosa ne verrà fuori, con il WEF che ha già delle importanti connessioni anche con Ethereum che ha già dei legami con la potente istituzione tramite Aya Miyaguchi, che è direttrice esecutiva della Ethereum Foundation. Un’ubriacatura ESG che lascerà con un po’ di risentimento gli appassionati di Bitcoin. Che però dovrebbero fare buon viso a cattivo gioco, perché questo universo è interessante anche perché è ormai così vasto da permettere allineamenti ai limiti dell’assurdo.