Solana infinitamente scalabile o quasi? La soluzione al ben più congestionato network di Ethereum? Purtroppo sarà qualcosa che dovrà essere verificato da qualche tempo, dato che per l’ennesima volta il network di $SOL ha avuto problemi importanti.

Problemi importanti sotto il profilo tecnico che hanno costretto al reboot, situazione che si era già presentata diverse volte in passato e che ha ovviamente dato il largo a tutta una serie di polemiche, in particolare da parte dei detrattori del progetto. Ma cosa è successo a Solana? Cosa c’è di interessante da sapere per chi ha investito, è in procinto di farlo oppure si sta guardando intorno a caccia di alternative?

Ancora problemi per Solana: quanto c’è da preoccuparsi?

Cercheremo di fare il punto della situazione, una situazione per molti preoccupante mentre per altri fisiologica per un progetto che, nonostante abbia una grande capitalizzazione di mercato, continua ad essere ancora relativamente giovane.

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Solana va giù per la settima volta in un anno

Per chi ama tenere i conti, ricordiamo che è la settima volta che il network ha problemi di questo tipo nel corso di un anno, cifra sicuramente in grado di spaventare i più, in particolari tra coloro i quali non hanno idea di cosa stia accadendo.

Cosa è successo questa volta? Tra sabato e domenica, nel cuore della notte, sono arrivati sul network circa 4 milioni di transazioni legati a Candy Machine, progetto NFT che gira appunto su Solana. Risultato? Rete congestionata, impossibilità di far passare le proprie transazioni e de facto network down. Problema adesso rientrato, con il network che è tornato a funzionare come prima.

Per ora impossibile parlare di Ethereum Killer, anche se…

Certo, avranno buon gioco ora quelli che non hanno mai creduto nella possibilità che Solana avrebbe potuto effettivamente impensierire Ethereum. Tutti i down che l’ecosistema ha collezionato nell’ultimo anno non sono stati un ottimo biglietto da visita, seppur potrebbero essere considerati come forse fisiologici per un progetto ancora così nuovo.

Ci sono però anche in questo caso delle considerazioni forse più profonde che andrebbero aggiunte per capire effettivamente a che punto siamo di questa situazione:

  • Ethereum ha avuto problemi importanti in contemporanea

Con le fee schizzate su livelli improponibili in concomitanza di un lancio NFT molto atteso quello degli Otherdeed di Otherside, gli appezzamenti virtuali di terreno in uno dei metaverse più attesi dell’anno. Certo, il network non si è fermato e non ha avuto bisogno di reboot, ma ha comunque ribadito quello che è il suo lato più problematico.

  • Gli stessi finanziatori di Solana ammettono che…

…c’è un enorme spazio per i miglioramenti sul lato tecnico. È qualcosa che ad inizio anno è stato ribadito anche da Sam Bankman-Fried, leader di FTX e quindi di uno dei gruppi maggiormente legati a Solana e alle sue future evoluzioni.

Intanto i bitcoiners se la ridono sotto i baffi

Nelle ultime ore, lo segnaliamo perché le community sono uno degli aspetti più importanti del mondo cripto, Twitter è stato letteralmente inondato di meme, di provenienza massimalista Bitcoin, che si prendevano gioco dell’ennesimo problema in casa Solana.

Cosa che rintuzzerà rivalità molto accese tra il mondo di Bitcoin – con scelte progettuali precise e non negoziabili – e il mondo della finanza decentralizzata e delle Dapps che puntando sulla scalabilità rinunciano un po’ a tutto il resto, trovandosi comunque poi a gestire dei problemi come questo.

Solana è un progetto morto?

No e non sarà morto neanche nel caso in cui dovessero ripresentarsi problemi di questo tipo. Il protocollo ha sicuramente enormi margini di miglioramento, così come ha molto ancora da lavorare per offrire quanto promesso.

Ma data la presenza di VC e di investitori di quel calibro, siamo relativamente sicuri del fatto che continuerà il suo cammino al vertice del mondo cripto per capitalizzazione. Con la necessità, che facciamo anche nostra, di lavorare molto sull’aspetto tecnico del funzionamento del network, che fino ad oggi ha lasciato molto a desiderare.