Arrivano anche gli ETF digitali per Bitcoin, e questa volta a dividersi il palcoscenico con il re del meracto è Algorand, che dovrebbe fare da infrastruttura per questa iniziativa.

Una mossa interessante, per un ETF che però investirà anche in azioni di compagnie americane non direttamente collegate con il mondo di Bitcoin e di Algorand. Una prima volta comunque che, nel caso di approvazione da parte di SEC, potrebbe diventare una pietra miliare nel cammino di queste tecnologie.

La strana coppia prova a ripetersi: ETF già da SEC per approvazione

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ETF su Algorand che replica Bitcoin: l’inception del cripto-universo

Tutto arriva da un filing presso SEC da parte di Digital Funds Trust, che ha proposto a ETF l’approvazione di un ETF che vedrà al 75% investimenti in società americane che fanno parte dell’indice S&P 500 e al 25% in futures che replicano il prezzo di Bitcoin.

Una scelta che dovrebbe rendere l’approvazione da parte dell’authority decisamente più possibile, dato che l’ente governato da Gary Gensler sembra ancora non avere alcuna intenzione di approvare prodotti finanziari per il grande pubblico che abbiano replica fisica di $BTC.

Altro aspetto importante per chi segue questo mercato è il fatto che l’ETF dovrebbe girare su infrastruttura Algorand, in un incrocio che abbiamo visto, anche se in circostanze diverse, già a El Salvador.

I futuri possessori di quote avranno il beneficio di avere shares che possono operare sulla blockchain di Algorand.

Questo è quanto si legge direttamente sulla richiesta di approvazione inviata a SEC, con la chain del gruppo di Micali che sarà utilizzata come settler di ultima istanza, andando poi a confermare quelli che sono gli scambi che avverranno direttamente in borsa. Non è la prima volta che il protocollo di Algorand cerca di essere utilizzato per iniziative di questo tipo.

Che tipo di Fondo ETF sarà?

Si tratterà di un fondo per il 75% composto di titoli azionari di società che sono incluse nell’indice S&P 500, che raccoglie tutte le realtà più importanti per capitalizzazione negli USA e al 25% di futures sul prezzo di Bitcoin, quelli che sono quotati al CME di Chicago.

In questo nulla di nuovo, nel senso che verrà evitato l’acquisto diretto di Bitcoin a mercato, dato che come è noto si tratta di qualcosa non nelle corde di SEC, almeno fino a quanto al vertice dell’organizzazione ci sarà appunto Gary Gensler. Qualcosa di inspiegabile che ha già creato diversi malumori, ma che almeno per il momento sarà assolutamente insuperabile. Per Bitcoin, e in questo caso anche per Algorand, si tratta comunque di un grande passo in avanti.

Tutto questo mentre cresce l’interesse anche da parte di mostri sacri della finanza, come Blackrock, che ha recentemente cambiato opinione proprio su quelli che si ostina a chiamare “asset digitali”.