Un momento molto convulso, probabilmente più in area geopolitica che sui mercati, con Bitcoin che per ora ha battezzato il weekend mantenendosi sopra i 39.000$. Parlamento Europeo e Duma (il parlamento russo) sembrerebbero essere su fronti opposti non solo per la guerra in Ucraina, ma anche su Bitcoin e sul PoW.

In Europa è tornato a fare capolino nel testo del MiCA che verrà votato domani un articolo che potrebbe bloccare Bitcoin in tutto il continente, a Mosca invece il parlamento locale si oppone ad un ban totale delle criptovalute, con motivazioni che potrebbero prescindere da quelle ufficialmente comunicate. Una situazione di grande confusione, tra qualche fake news, qualche politico che preferisce operare con il favore delle tenebre e la solita resilienza di $BTC.

La lotta è solo all’inizio: il pessimo testo operò non vedrà mai la luce

Nonostante la grande confusione, qualche attacco mirato e il grande boom in Russia e Ucraina, Bitcoin continua a dimostrare la sua solidità. Possiamo investirci con l’affidabile piattaforma eTorovai qui per richiedere un conto virtuale gratuito con il TOP del FINTECH – intermediario che propone strumenti analitici avanzati e anche la possibilità di fare trading semi-automatico.

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Indice

Duma sì, UE no: lo strano caso di Bitcoin

Gli ultimi due parlamenti che si sono presi cura della questione Bitcoin lo hanno fatto in realtà in modo diametralmente opposto. Più preoccupante è sicuramente quanto sta avvenendo al parlamento Europeo. Dopo essere stato eliminato qualche giorno fa si è riaffacciato (inserito alla chetichella) l’emendamento che potrebbe bandire i token e i coin basati su PoW come sistema di validazione. O meglio, potrebbe impedirne il trading e l’emissione.

Questo includerebbe Bitcoin e, allo stato attuale, anche Ethereum, che però sta ormai passando a Proof of Stake e potrebbe salvarsi dalla mannaia europea. Il testo è preoccupante? Assolutamente sì, anche se è stato leggermente riformulato rispetto al precedente:

Gli asset cripto devono essere soggetti al rispetto di standard minimi di sostenibilità in relazione al loro meccanismo di consenso, utilizzato per la validazione delle transazioni, prima di essere emessi, offerti o ammessi al trading nell’Unione. I cripto asset che sono stati emessi, offerti, ammessi al trading in Europa prima di [data di entrata in vigore di questo provvedimento] dovranno organizzare e mantenere un piano di rollout in fasi che assicuri aderenza ai requisiti, in linea con le condizioni e i criteri fissati nel paragrafo 3.

Il testo è ovviamente scadente e al contrario di quanto dice il suo relatore Stefan Berger metterà effettivamente in pericolo Bitcoin e altre cripto ed è doppiamente fastidioso perché inserito di nuovo a poco dalla discussione e dopo che lo stesso Stefan Berger, eurodeputato tedesco che guida la commissione che se ne sta occupando aveva garantito che non se ne sarebbe più discusso.

Perché comunque diciamo che non c’è da preoccuparsi? Perché ora ci sarà una lunghissima discussione tripartita, dove gli appassionati di Bitcoin potranno dire anche la loro (torneremo a parlarne più avanti, tra qualche settimana).

Per la Duma russa le criptovalute non possono essere bandite

In un curioso sviluppo degli eventi, la Duma, il parlamento della Federazione Russa, si è invece espresso in toni contrari. Niente ban, come richiesto dalla Banca Centrale per i cripto asset. Una mossa comprensibile anche in relazione al ruolo che stanno svolgendo ad esempio per le rimesse degli emigrati.

Con VISA, Mastercard e Swift che sono non più utilizzabili da e per la Russia, con Western Union che ha appena comunicato di non offrire più i suoi servizi sempre in Russia, le criptovalute rimangono l’unico sistema monetario che può essere utilizzato. Per aggirare le sanzioni? Ne abbiamo parlato qui sbugiardando una pessima fake news fatta partire da Reuters.

Cosa aspettarsi da Bitcoin per la prossima settimana?

Il canale tra i 38.000$ e i 45.000$ sembrerebbe essere tanto ampio quanto difficile da superare. Si prospetta però una settimana di grandi novità sul fronte dell’adozione (al netto delle fake che non è possibile verificare). Il quid rimane comunque la situazione geopolitica, che sta tenendo sulle spine anche i mercati tradizionali. Potremmo aver trovato un bottom a meno di ulteriore degradazione della situazione a livello mondiale.

Con i dati disponibili oggi, sembrerebbe essere più probabile un movimento verso la parte alta del canale che verso la parte bassa. Da prendere comunque con le pinze data la situazione di grande tensione e nervosismo anche tra gli investitori. La volatilità attesa può essere sfruttata con Capital.comvai qui per ottenere un conto gratis con INTELLIGENZA ARTIFICIALE integrata – intermediario che propone MetaTrader 4 e TradingView come piattaforme aggiuntive per l’analisi e per l’operatività.