La febbre da Bitcoin arriva anche in Messico. E si inizia a parlare di BTC come valuta a corso legale. Certo, siamo molto lontani da una possibile evoluzione in questo senso, ma si tratta comunque di una buona proposta di una senatrice.

È Indira Kampis, che ha già stretto rapporti con Bitso e che sta portando una battaglia importante nel suo paese. Battaglia che potrebbe trovare sponda da un personaggio di caratura internazionale ben più elevata. Non parliamo di Bukele, ma del Berlusconi messicano.

Arriva la proposta di legge della Senatrice Kempis

Evoluzioni molto interessanti per Bitcoin, ancora una volta in un paese emergente in termini economici. Ottima notizia mentre $BTC riguadagna i 39.000$, sui quali possiamo investire anche con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale che offre tutti i MIGLIORI STRUMENTI Gratuiti – intermediario che propone Bitcoin insieme a 50+ criptovalute presenti a listino, anche per chi vuole un investimento davvero diversificato ma sempre all’interno del mondo cripto.

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Una posizione molto netta quella di Indira Kempis, senatrice dallo stato di Nuevo Leon, che è la prima del suo paese a spingere per una Ley Bitcoin che dovrebbe seguire l’esempio di El Salvador. In parole povere Bitcoin a corso legale, che andrebbe ad affiancare prima e sostituire poi il peso messicano, valuta che ormai da tempo è più una liability che un asset per il paese.

Mi sono circondata di diverse persone che hanno lavorato su Bitcion per anni. Ho una community di imprenditori, tecnologi e di amici che ne sanno molto e che mi dicono da tempo “Devi essere parte di questo mondo”. E ora che partecipo attivamente in politica, lo promuoverò in modo concreto”.

Dietro ci sarebbero dietro quelli di Bitso, ma anche altri imprenditori del paese e degli Stati Uniti, tuttavia ancora da rendere noti.

Mi è chiara un cosa: l’esclusione dai servizi finanziari è uno dei problemi pubblici che in pochi hanno affrontato con alternative praticabili. Questo tipo di tecnologia ci permette di creare un’alternativa, un percorso, così da rendere milioni di persone finalmente incluse nel sistema finanziario”.

Un intento nobile, che poi è stato quello che ha mosso almeno in parte la rivoluzione a El Salvador. Il tutto mentre la senatrice sta preparando anche una proposta di legge in tal senso.

E se arrivasse il supporto di Salinas?

Ricardo Salinas è già da tempo un forte sostenitore di Bitcoin e sebbene non siamo a conoscenza di eventuali legami politici con Indira Kempis, potrebbe essere l’asso nella manica per un movimento Bitcoin messicano forte, inclusivo ma anche con il potere mediatico per farsi strada.

Quel che è certo per adesso è che l’effetto a cascata è soltanto all’inizio – e che Bitcoin sarà uno dei temi caldi anche in politica per i prossimi mesi e i prossimi anni.