L’ordine esecutivo di Joe Biden che riguarda il mondo delle criptovalute dovrebbe arrivare la prossima settimana. Questo è quanto circola ormai da ieri sulle maggiori testate USA dedicate al mondo della finanza e della politica.

Si tratterà però di qualcosa di decisamente più ampio – e meno repressivo – di quanto si era temuto fino a qualche giorno fa. E riguarderà anche la possibilità di iniziare a sperimentare nel mondo delle CBDC, anche se saremmo parecchio indietro rispetto a quello che abbiamo visto fare già in altri paesi.

In USA e Russia misure diverse nei modi e nei tempi sulle cripto

Una buona notizia per il mondo delle criptovalute? Non riteniamo che eventuali ordini di Biden potranno avere un impatto rilevante all’interno del mercato. Chi vuole può approfittare dei prezzi decisamente allettanti delle ultime ore con la piattaforma sicura eTorovai qui per richiedere un conto virtuale gratis con il TOP delle funzionalità – intermediario che offre oggi 50+ criptovalute, scelte tra quelle di maggiore prospettiva per il presente e anche per il futuro.

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Cos’ha in serbo Biden per le cripto e che tipo di iniziativa sarà?

Sarà un’ordinanza che riguarderà principalmente le diverse agenzie che ruotano intorno al mondo dei mercati, non solo delle criptovalute. E sappiamo già parte del contenuto, che è stato pubblicato da Yahoo Finance e che non prevede nulla di risolutivo, ma solo una lunga serie di indagini al fine poi di legiferare.

  • FSOC

Ovvero il Financial Stability Oversight Council sarà responsabile di valutare e monitorare eventuali rischi per l’economia tradizionale che potrebbero arrivare dagli stablecoin e, a quanto pare, anche dalle criptovalute classiche.

  • Stablecoin

Potrebbero esserci nuove norme di indirizzo per il mondo degli stablecoin. L’intendimento del Partito Democratico dovrebbe essere quello di costringere chi opera questo tipo di servizi ad avere 1 dollaro per ogni controvalore di 1 dollaro emesso in forma liquida, quindi o in cash oppure in titoli cash-like. Questo però non potrà essere contenuto all’interno dell’ordinanza, che è invece di carattere esplorativo.

  • Office of Science and Technology Policy

A questo ente sarà chiesto un report entro 180 giorni sulla DLT e sul possibile impatto sull’ambiente in futuro. Niente di nuovo dunque in termini normativi, ma delle richieste alle diverse agency che si occupano di temi che coinvolgono il mondo delle criptovalute e anche di Bitcoin.

Intanto in Russia…

Russia e USA hanno conquistato le prime pagine dei giornali per la paura che si scatenasse un conflitto in Ucraina, ma si stanno affrontando direttamente anche su altri temi, come ad esempio quello cripto. Se negli USA si sarebbe ancora in alto mare – e dovremo ancora aspettare mesi se non anni per arrivare ad un risultato definitivo, il Ministro delle Finanza russo si è detto ottimista sull’arrivo di una regolamentazione piuttosto blanda per il settore nel giro di qualche mese e con ogni probabilità prima della fine del 2022.

Tutto questo nonostante manchi un accordo di massima con la banca centrale, che continua invece imperterrita (sebbene in minoranza) a spingere per il ban. Il fatto però che gli stati si stiano muovendo con enorme cautela nel settore dimostra che ormai il peggio è passato, e che misure draconiane come quelle cinesi non sono una delle opzioni sul tavolo.

Un ottimo segnale per tutto il mondo cripto, che pur sta soffrendo in giornata al termine di una settimana non brillante per l’intero comparto e anche per gli altri mercati finanziari.