Strani segnali dal mercato delle criptovalute, con Bitcoin che addirittura perde i 36.000$, per poi organizzare un timido tentativo di ripresa intorno ai 35.000$. Ad interessarci però in questo approfondimenti non sono i movimenti di breve, ma lo scenario macro all’interno del quale ci muoveremo.

Una situazione piuttosto particolare – che non riguarda soltanto il mondo delle criptovalute, ma in generale tutti i principali mercati finanziari, compreso quello delle azioni. Una crisi sistemica o un aggiustamento in virtù delle prossime mosse delle banche centrali?

Dominano paura e vendite: la nostra analisi su Bitcoin e cripto

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Indice

Borse e criptovalute: la stessa traiettoria con lo stesso burattinaio

Chi non opera soltanto sulle criptovalute si sarà già accorto di un fatto evidente: il crollo, sebbene in percentuali molto diverse, coinvolge tutti i mercati finanziari. Non si parla soltanto di Bitcoin e criptovalute, ma anche di azioni, in particolare negli USA e in Asia. Il grafico che riportiamo qui è piuttosto eloquente.

Bitcoin il peggiore, ma anche le principali borse non scherzano

Abbiamo infatti una perdita importantissima per Bitcoin, che però in proporzioni minori è riportata anche da Nikkei 225, da SPX 500 – l’indice delle migliori 500 azioni USA, e in misura ancora minore anche dai titoli europei, che raccoglie le migliori azioni europee.

Una situazione pertanto che ha un trend simile, per non dire identico fatta eccezione per la pendenza della curva. Una cosa che vediamo tanto quando si cresce tanto quando invece si cresce. D’altronde non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno questo movimenti relativamente parallelo, dato che ne parliamo da tempo su Criptovaluta.it.

Un solo movente: l’arrivo della stretta

Qualcuno, su prestigiose testate italiane, ha parlato di capricciosità dei mercati. Per quanto l’antropomorfismo sia interessante, i mercati non hanno un anima, ma rispondono a degli incentivi. Vediamo, dalla crisi COVID in poi, ad un enorme aumento della liquidità disponibile che è conseguita una run importante di tutti i principali settori di rischio. Liquidità, è evitente, che ha trovato riparo principalmente in azioni e criptovalute.

Una liquidità che – questo è il fermo intento di Federal Reserve – dovrà essere progressivamente drenata per combattere l’inflazione, così come annunciato a più riprese proprio da Jerome Powell di FED, in una comunicazione che è stata però, da dicembre in poi, piuttosto schizofrenica.

Perché se è vero che prima o poi si dovrà arrivare a questo punto, è altrettanto vero che Powell ha in un certo senso le mani legate proprio dall’andamento dei mercati. Perché questi continueranno a reagire con sell off importanti, mettendo a repentaglio risparmi e anche la possibilità di crescita delle aziende. Un binario molto stretto, entro il quale Fed e le altre banche centrali si trovarono a muoversi anche dopo la crisi del 2009. Con l’aggiunta che la BCE non vuole ancora saperne di ritirare liquidità dal mercato, e che dunque potrebbero esserci altri scossoni, seppure in maniera minore, sul mercato.

Le principali criptovalute – andamento dell’ultima settimana

È stata, senza ombra di dubbio, una delle peggiori settimane per il mondo cripto degli ultimi anni, con tutte le principali criptovalute a mercato che hanno perso quantità di capitalizzazione importante. Si sono persi oltre 400 miliardi nel giro di meno di una settimana, qualcosa di assolutamente incredibile, tenendo conto del fatto che c’erano stati già importanti sell-off prima della fine dell’anno.

  • Bitcoin

Continua una lenta perdita di valore, con l’intramezzo di rapide discese. Il prezzo di 35.000$ ha tenuto quando in Italia erano le prime ore del mattino, ma non tutti sono persuasi che possa essere il bottom definitivo. Durante il weekend potrebbero esserci sorprese però anche al rialzo. Siamo a quasi la metà dal massimo storico, più o meno dunque allo stesso livello che avevamo visto durante il maggio scorso.

  • Ethereum

Situazione addirittura peggiore per Ethereum, che perde il 26% in una settimana, più di Bitcoin pertanto, per un sell off che è stato molto più duro sul settore degli altcoin. Persi i 2.500$, la seconda criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato ha tenuto sopra i 2.400$.

  • Solana, Cardano, BNB

Anche in questo caso la correlazione è stata massima, con nessuna delle principali criptovalute che è riuscita a difendersi in occasione di un enorme sell off che ha coinvolto senza esclusione di colpi tutto il mercato. Di rifugi sicuri, pertanto, non ce ne sono stati.

Martedì e mercoledì prossimo al centro delle discussioni

Il FOMC, ovvero il Federal Open Market Committee, si riunirà martedì e mercoledì prossimo, e dovrebbe iniziare a dare notizie più certe sul suo piano di rientro verso la normalità. Una decisione rialzista in termini di tassi è stata già ampiamente scontata dai mercati, cosa che dunque abbassa il livello di nervosismo e di paura dei mercati.

Il FOMC sarà l’evento più importante della prossima settimana

Difficile che FED vada oltre le aspettative dei mercati, che sono già piuttosto negative. Fino a martedì e mercoledì è però più che lecito aspettarsi grande volatilità sui mercati, ormai tutti con un forte sentimento bearish e con la paura che fa, a prescindere da FOMC, novanta.

Tempo di lasciar perdere le criptovalute? Non è assolutamente detto: perché un periodo di volatilità di questo tipo permette anche di invertire il sentiment con pochissimi segnali. Tutto quello che possiamo fare è aspettarci incertezza e agire di conseguenza. Magari preparandoci con strumenti adatti. La cripto-piattaforma Capital.comvai qui per ottenere un conto gratuito con CAPITALE VIRTUALE ILLIMITATO, offre tutto quello di cui abbiamo bisogno per cavalcare anche eventuale volatilità. Anche grazie a strumenti inclusi quali MetaTrader 4 e TradingView, entrambi di grande qualità sia sul piano operativo che su quello analitico.